Il mondo della moda è in lutto per la scomparsa di Giorgio Armani, l’instancabile motore e fondatore dell’omonimo gruppo. Il celebre stilista si è spento serenamente, circondato dai suoi cari, lasciando un vuoto incolmabile. Fino agli ultimi giorni, il Signor Armani, come è sempre stato chiamato con rispetto, ha continuato a lavorare con dedizione per l’azienda, le collezioni e i numerosi progetti in corso, dimostrando una passione inesauribile.
Un’eredità che va oltre la moda
La visione di Giorgio Armani non si è limitata al solo mondo della moda, ma ha abbracciato ogni aspetto del vivere, anticipando i tempi con straordinaria lucidità e concretezza. La sua inesauribile curiosità e l’attenzione per il presente e le persone lo hanno reso una figura amata e rispettata, capace di stabilire un dialogo autentico e duraturo con il suo pubblico. Sempre attento alle esigenze della comunità, si è impegnato su molti fronti, soprattutto in favore della sua amata Milano.
Il Gruppo Armani, una realtà con cinquant’anni di storia, è cresciuto con emozione e pazienza, facendo dell’indipendenza di pensiero e azione il proprio segno distintivo. L’azienda è il riflesso di questo sentire e la famiglia e i dipendenti si sono impegnati a portare avanti l’eredità e i valori del suo fondatore con rispetto e responsabilità.
Camera ardente e funerali privati
La camera ardente di Giorgio Armani sarà allestita a partire da sabato 6 settembre fino a domenica 7 settembre, dalle ore 9 alle ore 18, a Milano, in via Bergognone 59, presso l’Armani/Teatro. Per espressa volontà dello stilista, i funerali si svolgeranno in forma privata.
A cura di Laura Farnesi
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