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Coppie, come salvarle dallo stress dei cantieri?

In Italia il 20% delle coppie ha pensato al divorzio durante la ristrutturazione della propria casa. Come far sopravvivere l’amore ai “tempi dei cantieri”?

by Laura Farnesi
coppie, come salvarle dallo stress dei cantieri

Ristrutturare casa può diventare causa di litigi e divorzi? Sembrerebbe proprio di sì. Secondo i dati a disposizione di Casâbito che guardano allo scenario europeo e a quello italiano il 20% delle coppie ha pensato alla separazione durante i lavori. Tra i driver che hanno portato a litigi ci sono: budget 37%, scelta dei materiali e finitura 31%, scelte affini al design 31% e problemi di comunicazione con le imprese edili sommate al rispetto dei tempi di consegna 25%. Il 72% degli italiani è d’accordo: la ristrutturazione un processo stressante e incerto, segnato da ritardi, preventivi poco chiari e assenza di un interlocutore unico. È in questo contesto che nasce Casâbito, il primo format italiano per la ristrutturazione su misura, un nuovo modello di impresa dell’abitare che unisce tecnologia, competenze e prossimità territoriale per restituire fiducia, qualità e rigore a un settore ad alto potenziale ma ancora privo di standard condivisi tanto da generare stress anche sugli utenti finali.

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Casâbito è un progetto ideato e sviluppato da Italsoft, gruppo veneto con oltre quarant’anni di esperienza nella digitalizzazione e nella governance dei processi edilizi composto da 10 società controllate – di cui 2 partecipate  e allo storico la gestione di interventi edilizi per un valore totale di 1 miliardo di euro. Con Casâbito Italsoft porta la sua esperienza a servizio delle persone: ogni progetto è definito da KPI misurabili, gestito con criteri di governance e tracciabilità completa a tutela di clienti, fornitori e investitori.

“In Italia la casa non è un semplice spazio abitativo: è il cuore delle famiglie, il luogo dei ricordi, il simbolo di sicurezza e stabilità, eppure, ristrutturarla è sempre stato uno dei percorsi più difficili. Tutt’oggi le ristrutturazioni sono vissute come fonte di stress, un vero e proprio incubo. Casâbito nasce per cambiare questa narrazione, con una visione imprenditoriale solida e innovativa. Il nostro obiettivo è aiutare le persone a sentirsi a casa, a vivere meglio, con un approccio industriale nei processi, umano nell’esperienza. Il nome Casâbito racconta proprio questo: nasce dall’unione di casa e abito per esprimere l’idea di una casa che si indossa, che parla di chi la vive e di un abitare su misura” – ha dichiarato Andrea Brigo, Founder di Italsoft e Casâbito. “Il nostro modello è la sintesi di due forze che insieme creano un ecosistema unico. Da un lato Italsoft, il cuore operativo digitale che governa i processi, certifica ogni passaggio e riduce i margini di rischio; dall’altro, gli store in franchisee e le imprese edili locali che portano nel brand la competenza, la fiducia e il radicamento nei territori. Casâbito non promette solo case più belle ed efficienti, promette esperienze di vita migliori”.

Casâbito si rivolge sia a singoli privati che investitori immobiliari che desiderano ristrutturare casa in modo personalizzato coprendo una fascia di interventi con ticket medio tra gli 80 e i 120.000 euro e progetti che spaziano dai 50.000 ai 250.000 euro, includendo abitazioni singole, appartamenti in città e piccoli complessi residenziali. Il format si basa su un principio chiaro: un solo interlocutore, un solo contratto, tempi e costi garantiti. Ogni progetto viene seguito da un Project Manager dedicato che coordina architetti, fornitori e imprese locali selezionate dalla rete Italsoft. L’intero processo è tracciato digitalmente – dalla validazione dei preventivi al monitoraggio delle fasi di cantiere, fino alla chiusura amministrativa – al fine di assicurare trasparenza, riduzione dei rischi e rendere la ristrutturazione un’esperienza affidabile, tracciabile e personalizzata per il cliente finale.

coppie, come salvarle dallo stress dei cantieri

Gli store sono il cuore del progetto Casâbito: spazi pensati come una casa per accogliere i clienti, dare forma all’abitazione desiderata e assicurare un’esperienza interamente personalizzata. L’identità visiva di ogni punto vendita evince la promessa del brand attraverso una palette cromatica calda che parte dal “mattone” e si apre a nuance morbide, l’utilizzo di materiali naturali e la scelta di luci accoglienti. In quest’ottica il front shop è già un patto di fiducia: vetrine aperte che lasciano intravedere la vita del progetto, un invito a entrare e co-progettare in veri e propri atelier della ristrutturazione. Ogni negozio ospiterà una materioteca dove clienti e architetti potranno esplorare superfici, colori e texture per costruire insieme la visione degli spazi. Accanto, le project room permetteranno di visualizzare i progetti in 3D, verificare tempi e costi in tempo reale e seguire ogni fase della progettazione.

Casâbito opererà su scala nazionale attraverso una rete di store sviluppati con modello franchisee. Il 20 novembre si inaugurerà a Pescara il primo flagship store Casâbito, a cui seguirà quello di Torino, con l’obiettivo di arrivare a 60 aperture entro il 2026, distribuite tra Nord, Centro e Sud Italia. Ogni sede coinvolgerà una rete di imprese e artigiani locali, architetti, tecnici e fornitori che lavoreranno secondo standard condivisi e tracciati, generando valore diffuso sul territorio.

“Abbiamo investito negli store perché rappresentano il punto di incontro tra metodo ed esperienza: luoghi dove il nostro modello organizzativo prende forma concreta e le persone possono toccare con mano la qualità del processo Casâbito. La nostra ambizione è diventare il nuovo benchmark della ristrutturazione italiana puntando a chiudere 300 progetti entro il 2026. Vogliamo essere non solo il punto di riferimento per chi cerca metodo, trasparenza e qualità, ma anche un motore di innovazione per l’intera filiera. Nei prossimi anni costruiremo una rete di store capillare, capace di unire territori e competenze: un ecosistema dove la casa possa tornare a essere valore economico e culturale” – conclude Andrea Piva, AD di Casâbito.

A cura di Laura Farnesi

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