Ci sono voci che non sono solo musica, ma veri e propri capitoli della nostra vita. Chi di noi non ha mai sognato a occhi aperti sulle note di Infinito o non si è sentita dedicare, almeno una volta (o ha sperato che accadesse), le parole di Sei la più bella del mondo? Preparate i fazzoletti e scaldate la voce, perché una notizia meravigliosa sta scuotendo il mondo della musica italiana: Raf torna al Festival di Sanremo.
È ufficiale: il padre del pop italiano sarà in gara tra i Big alla 76esima edizione di Sanremo 2026. Un ritorno in grande stile che promette di portare sul palco dell’Ariston non solo una canzone, ma un bagaglio di emozioni lungo quarant’anni.

Il battito animale torna all’Ariston
Per Raf, questa sarà la quinta partecipazione alla kermesse canora più amata d’Italia. Un palco che conosce bene e che lo ha visto protagonista di momenti iconici. Come dimenticare l’esordio nel 1988 con Inevitabile follia, o il successo travolgente dell’anno successivo con Cosa resterà degli anni ‘80, un brano che è diventato un inno generazionale?
Ma il suo legame con il Festival va oltre le esibizioni: forse non tutti ricordano che la sua penna sensibile ha firmato Si può dare di più, il brano vincitore del 1987 cantato dal trio Morandi, Ruggeri e Tozzi. Un tocco magico che speriamo di ritrovare anche in questa nuova avventura del 2026.
40 anni di colonna sonora del cuore
Con oltre 20 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e 14 album in studio, Raf è l’artista che ha saputo raccontare l’amore e la vita come pochi altri. Hit come Ti Pretendo, Stai con Me e Non è mai un errore non sono semplici canzoni: sono evergreen che uniscono le generazioni, cantate a squarciagola dalle mamme e riscoperte oggi dalle figlie.
Attualmente, l’artista sta celebrando questo incredibile percorso con un tour trionfale nei teatri italiani, tutto esaurito, per festeggiare i 40 anni di carriera e l’anniversario di Self Control, il brano che lo lanciò nell’olimpo della musica internazionale.
Il ritorno a Sanremo 2026 sembra essere la ciliegina sulla torta di questo momento d’oro. Non ci resta che aspettare febbraio per scoprire quale nuova poesia in musica ci regalerà, ma una cosa è certa: siamo già pronte a innamorarci ancora una volta della sua voce.
A cura di Laura Farnesi
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