Carlo Conti ha preso la sua decisione: sul palco del Teatro Ariston, durante il prossimo Festival di Sanremo, ci saranno tre donne a guidare la kermesse insieme a lui. Secondo le indiscrezioni raccolte dai giornalisti Giuseppe Candela e Santo Pirrotta, Laura Pausini sarà la co-conduttrice stabile per tutte le cinque serate, un ruolo che va oltre la semplice apparizione da super ospite. La cantante, infatti, alternerà momenti di conduzione e performance musicali, richiamando lo schema già sperimentato con artisti come Tiziano Ferro.
Per la Pausini, che ha calcato il palco sanremese in dieci occasioni tra gare e ospitate, questo incarico conferma il suo status di icona della musica italiana. Dal debutto nel 1993 tra i Giovani con La Solitudine fino alle esperienze più recenti, tra cui la conduzione dell’Eurovision Song Contest 2022 e l’uscita del suo film, la cantante rappresenta una certezza artistica e un simbolo di continuità per il Festival.
Loredana Bertè e Clara: due generazioni a confronto

clara ig
Accanto a Pausini, Loredana Bertè e Clara completano il terzetto femminile. La Bertè, nata nel 1950, ha già confermato la sua presenza prenotando una camera a Sanremo. La giovane Clara, invece, rappresenta la generazione più fresca e contemporanea, apprezzata da Conti per la sua energia e personalità sul palco. Tre donne, tre generazioni, tre storie artistiche distinte: questo cast riflette chiaramente il desiderio della direzione artistica di unire tradizione e innovazione, equilibrio ed energia.
Un Festival simbolo di talento femminile
L’idea di mettere insieme tre conduttrici così diverse dimostra una scelta audace e coraggiosa. Il pubblico potrà assistere a un dialogo tra carisma consolidato e entusiasmo giovanile, tra esperienza e freschezza musicale. Conti, intanto, continua a selezionare i cantanti in gara, ma l’attenzione dei fan si concentra già sulle possibili interazioni tra le tre artiste.
Sanremo 2025 potrebbe così diventare un vero e proprio palcoscenico simbolico, dove il talento femminile di ieri, oggi e domani si incontra. Eleganza, musica e personalità si uniranno in una manifestazione pronta a riscrivere la storia di una delle rassegne più amate d’Italia, confermando il Festival come vetrina imprescindibile della cultura musicale italiana.
A cura di Martina Marchioro
Leggi anche: Legnano: il dolore in un coraggio condiviso