Home Donna NewsProgetto Tapirulan: avete mai visto danzare i ricordi?

Progetto Tapirulan: avete mai visto danzare i ricordi?

Un viaggio emotivo tra passato e futuro: Tapirulan debutta a teatro con una performance che unisce corpo, tecnologia e riflessione

by Viola Bianchi
tapirulan ph paolo porto

Un tapis roulant che non smette mai di muoversi. Su di esso, un corpo femminile che attraversa il tempo, danzando i ruoli di figlia, madre, amante e lavoratrice. È questa la visione potente di “TAPIRULAN”, la nuova creazione di Gruppo e-Motion, compagnia riconosciuta dal MIC per la sua eccellenza artistica.

Lo spettacolo debutterà il 12 dicembre al Teatro delle Saline di Cagliari, all’interno del festival Corfuentes, per poi approdare il 14 dicembre alla Sala Assoli di Napoli, nella rassegna Second Hand – Di Seconda Mano curata da Movimento Danza.

Più che una performance, “Tapirulan” è un viaggio nel tempo e nella memoria, dove la danza si fa linguaggio universale e riflessione collettiva sul significato del vivere.

Un racconto di donne e di identità

Con la coreografia di Sara Lourenco, l’interpretazione di Francesca La Cava e la drammaturgia di Anouscka Brodacz, la scena si trasforma in un flusso continuo di emozioni e simboli. Sul tapis roulant, il corpo diventa archivio di memorie, desideri e stereotipi. Attraverso movimento, gesto e suono, lo spettacolo esplora come il passare del tempo modelli la percezione di sé e del mondo.

“Il tempo unisce e separa, custodisce le memorie nel corpo e allo stesso tempo apre al futuro”, spiega la drammaturga Brodacz, che firma la struttura narrativa dello spettacolo. La danza si fa così specchio dell’esperienza femminile, ma anche metafora di un cammino umano condiviso.

La macchina come metafora del tempo

Il tapis roulant non è solo oggetto scenico ma simbolo di un moto perpetuo, di una forza invisibile che trascina e sostiene, proprio come il tempo stesso. È il compagno di viaggio della protagonista, un terreno instabile su cui ritrovare equilibrio e significato.

tapirulan ph paolo porto

Tapirulan ph Paolo Porto

La dimensione sonora, curata da Globster con musica elettronica dal vivo, intensifica il ritmo della scena, mentre le luci di Stefano Pirandello e i costumi di Elisabetta Falqui e Stefania Dessi contribuiscono a definire un’atmosfera sospesa tra quotidianità e sogno.

Una ricerca artistica e umana

Diretto da Francesca La Cava, Gruppo e-Motion continua il proprio percorso di sperimentazione sul corpo come archivio di esperienze e luogo di memoria. Da anni la compagnia lega la danza a tematiche sociali e culturali, costruendo opere che interrogano l’identità contemporanea.

“Con Tapirulan vogliamo restituire al pubblico la percezione del tempo come risorsa e destino, come limite ma anche possibilità” afferma La Cava. Il progetto, sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Abruzzo e dal Comune dell’Aquila, nasce dalla residenza presso Artisti per il Matta di Pescara e si inserisce in una rete di collaborazioni artistiche che unisce danza, tecnologia e creatività.

“Tapirulan” non è solo un’opera di danza, ma un invito a fermarsi, osservare il flusso della vita e riconoscere in esso la propria impronta.

A cura della redazione

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