La triade formata da Beyoncé, Nicole Kidman e Venus Williams scuote il firmamento mondano accettando di co-presiedere il Met Gala accanto ad Anna Wintour.
Una scelta che intreccia carisma, disciplina e potere iconico, offrendo alla notte più osservata della moda un’aura che promette scintille di stile e una regia di prestigio trasversale tra musica, cinema e sport. La decisione arriva mentre il Costume Institute prepara la nuova mostra Costume Art dedicata al corpo vestito attraverso secoli di arte, un tema che invita sin d’ora a immaginare interpretazioni audaci e letture visive capaci di accendere il tappeto rosso come raramente accaduto.
Il ritorno delle icone al Met
Beyoncé, già presenza magnetica delle edizioni passate, torna in un ruolo di comando che amplifica l’attesa per il suo look, storicamente capace di ridefinire tendenze con apparizioni che hanno segnato epoche. Nicole Kidman, sofisticata e fedele al linguaggio della couture, riporta al Met la sua eleganza senza tempo con la serenità di chi conosce alla perfezione i codici di questa liturgia mondana.
Venus Williams, nuova al ruolo ma non certo alla scena globale, porta in dote la forza misurata di una campionessa che sa trasformare la presenza in dichiarazione, mentre l’ombra lungo e vigilante di Wintour garantirà la coesione di un evento che lo scorso anno ha raccolto cifre record.
Un comitato stellare e nuovi sponsor
A dare ulteriore peso internazionale ci sarà il comitato ospitante guidato da Anthony Vaccarello e Zoë Kravitz, affiancati da una costellazione di interpreti contemporanei tra pop star, attori e icone della moda, mentre la presenza di Jeff e Lauren Bezos come principali sponsor aggiunge una nota di potere economico che non passa inosservata e accende discussioni sui social.
Il museo, intanto, prepara un percorso espositivo che accosterà capi storici e contemporanei a opere provenienti dalle diverse collezioni, dal corpo classico a quello incinto, dal corpo nudo a quello che invecchia, inaugurando le nuove gallerie permanenti del Costume Institute. Tutto sembra già allinearsi per un’edizione destinata a superare ogni immaginazione, e non è difficile prevedere che proprio questo quartetto al comando fonderà eleganza, visione e audacia in un racconto che vivrà per mesi nelle conversazioni globali, lasciando dietro di sé quella scia luminosa che solo il Met Gala, nelle sue notti migliori, sa imprimere al tempo.
A cura della redazione
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