Secondo Alnur Mussayev, un ex capo dell’intelligence kazaka, il presidente degli Stati Uniti avrebbe ricevuto il nome in codice “Krasnov” e sarebbe stato avvicinato proprio mentre stava cercando di espandere i suoi affari a Mosca. Questa la rivelazione bomba all’indomani dell’ormai litigata cult, avvenuta davanti alle telecamere, tra Donald Trump e Zelensky. Quella che doveva essere una riunione per trovare finalmente uno spiraglio di pace si è infatti trasformata in un vero e proprio match… surreale e che ha lasciato tutti basiti.
Il reclutamento degli uomini d’affari
Mussayev, che ha lavorato nella sesta direzione del KGB, responsabile del controspionaggio economico, sostiene che uno dei principali obiettivi fosse quello di reclutare uomini d’affari dai paesi capitalisti. E chi meglio di Trump, un imprenditore americano di successo? Secondo lui, Trump è “caduto nella rete” dei servizi russi e ora sta “ingoiano l’esca sempre più in profondità”.
Il Cremlino e la corsa alla presidenza
L’ex agente non si ferma qui; afferma che il Cremlino abbia addirittura sostenuto Trump nella sua corsa alla presidenza, con l’intento di compromettere il leader americano. Mussayev avverte che Trump spera di non essere mai scoperto come un “agente dell’influenza di Mosca”. Se dovesse riuscire nel suo intento, potrebbe mantenere il potere alla Casa Bianca, circondato da persone che dipendono da lui.
Documenti scomparsi e tentativi di omicidio
Ma non è tutto: Mussayev ha anche rivelato che il fascicolo personale di Trump, alias “Krasnov”, sarebbe scomparso dagli archivi dell’FSB e ora sarebbe sotto il controllo di un confidente di Putin. La situazione si fa sempre più inquietante, e l’ex agente non ha esitato a dire di temere per la sua vita, citando persino tentativi di omicidio.
Speculazioni e misteri
Naturalmente, le affermazioni di Mussayev non sono supportate da prove concrete, ma contribuiscono a alimentare le voci sui legami tra Trump e la Russia. La sua prima visita a Mosca nel 1987 è già stata oggetto di molte speculazioni, e ora, con queste nuove rivelazioni, il mistero si infittisce.
Insomma, il gossip è servito: Trump, spia o solo un imprenditore in cerca di affari? La verità, come sempre, potrebbe rimanere nascosta tra le ombre del potere.
Fonte: Frankfurter Rundschau
A cura di Laura Farnesi
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