La campagna My Voice, My Choice ha recentemente superato il milione di firme, segnando un successo fondamentale nella battaglia per il diritto all’interruzione volontaria di gravidanza (IVG) sicura e accessibile in tutta l’Unione europea. Questo risultato è stato raggiunto grazie al sostegno di oltre 40 organizzazioni italiane e alla mobilitazione di cittadini da ogni angolo d’Europa, che hanno risposto con determinazione alla causa. Questo traguardo sottolinea l’urgenza di garantire diritti e libertà fondamentali per tutti, in particolare per le persone che desiderano accedere a servizi di aborto sicuro.
Le parole di Filomena Gallo e Marco Cappato
Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretaria Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, hanno commentato: “È una tappa importante verso il riconoscimento del diritto all’aborto sicuro nell’Unione Europea. Ora dobbiamo raccogliere altre 200.000 firme di sicurezza per assicurare che il 2025 sia l’anno in cui la Commissione von der Leyen fornirà una risposta positiva. Come Associazione Luca Coscioni, proseguiremo la nostra raccolta firme in Italia, grazie all’impegno delle nostre cellule territoriali, che hanno contribuito a portare l’Italia al terzo posto per numero di firme raccolte“.
Obiettivi principali della campagna
L’iniziativa dei cittadini europei (ICE) My Voice, My Choice chiede all’Unione europea di creare un meccanismo finanziario che supporti gli Stati membri nell’assicurare l’accesso all’aborto sicuro per tutte e tutti. Raggiungere 1 milione di firme permette a questa ICE di entrare a far parte delle sole dieci campagne di questo tipo che hanno avuto successo nella storia dell’Unione Europea. Nonostante ciò, la raccolta firme continua, con l’obiettivo di raggiungere una soglia di sicurezza di 1,2 milioni di firme, per garantire che la proposta venga esaminata dalla Commissione europea.
L’Italia al terzo posto per numero di firme raccolte
L’Italia ha già superato le 140.000 firme, posizionandosi al terzo posto tra i Paesi partecipanti per il numero di adesioni. Questo risultato dimostra quanto il tema dell’aborto sicuro sia sentito dalla popolazione. L’impegno dell’Associazione Luca Coscioni, con l’aiuto delle sue cellule territoriali, è stato fondamentale nel sensibilizzare il pubblico e promuovere la campagna in tutta Italia.
La sfida dei dati sull’applicazione della legge 194 in Italia
In Italia, la trasparenza e l’accessibilità dei dati relativi all’applicazione della legge 194, che regolamenta l’interruzione volontaria di gravidanza, continuano a rappresentare una grande difficoltà. Le informazioni disponibili sono spesso obsolete e aggregate per media regionale, come dimostra l’indagine Mai Dati. Per cercare di colmare questo gap informativo, le giornaliste Chiara Lalli e Sonia Montegiove hanno chiesto alle Regioni di fornire dati disaggregati e aggiornati per ogni struttura, ma la risposta è stata parziale, con molte Regioni che non hanno fornito le informazioni richieste.
La critica di Mai Dati 2 e la necessità di trasparenza
Il rapporto Mai Dati 2 include dati disaggregati relativi agli anni 2022 e 2023 per alcune Regioni, come la Lombardia, ma alcuni dettagli rimangono oscurati. Chiara Lalli e Sonia Montegiove commentano: “Una delle parti più surreali di questa relazione è l’Appendice A, in cui le singole strutture sono indicate genericamente come struttura 1, struttura 2, struttura 3. Le uniche strutture facilmente individuabili sono quelle di Regioni con un unico punto di IVG, come la Valle d’Aosta, il Molise o la Provincia Autonoma di Bolzano. Conoscere solo il nome generico di una struttura, o avere i dati medi per una Regione, non è di grande utilità. Sarebbe essenziale disporre di tutte le informazioni, con i nomi e gli indirizzi delle strutture, e in modo aggiornato e trasparente“.
La continua mancanza di dati chiari e accessibili rappresenta un ostacolo importante alla trasparenza e alla miglioramento del sistema sanitario riguardante l’IVG in Italia, e la richiesta delle giornaliste è che vengano resi pubblici e facilmente consultabili i dati necessari per garantire l’accesso all’aborto sicuro.
A cura di Nora Taylor
Leggi anche: Virgo Cosmetics rinnova l’accordo con il Grande Fratello
Seguici sui nostri social