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Best Workplaces for Women 2025: aziende a misura di donna

Talento e fiducia: cresce il management rosa

by Martina Marchioro
best workplaces for women 2025

Le lavoratrici premiano le aziende che valorizzano talento e parità

Un dato risalta su tutti nella classifica Best Workplaces for Women 2025, stilata da Great Place to Work Italia: l’85% delle donne che lavorano in una delle 20 migliori aziende italiane dichiara di fidarsi della propria organizzazione. Un segnale chiaro che evidenzia come fiducia, parità e benessere guidino le scelte professionali delle lavoratrici.

L’indagine ha raccolto le opinioni di 37.567 donne, impiegate in imprese suddivise per dimensione: oltre 1.000, 500-999, 150-499 e 50-149 dipendenti. Il dato sulla fiducia cresce ulteriormente quando si considera la volontà di restare a lungo nella stessa azienda, espressa dall’87% delle collaboratrici. Inoltre, l’86% raccomanderebbe il proprio ambiente di lavoro a terzi.

beniamino bedusa presidente great place to work italia

Beniamino Bedusa presidente great place to work italia PH Press

Il presidente di Great Place to Work Italia, Beniamino Bedusa, spiega con chiarezza: “Creare un ambiente eccellente significa costruire un’esperienza di valore per tutte e tutti, a prescindere da genere, età e ruolo”.

 

Biotecnologie, servizi finanziari e sanità guidano il ranking

In testa alla classifica dei settori preferiti dalle donne si posizionano le biotecnologie e i prodotti farmaceutici (30%), seguiti da servizi finanziari – assicurazioni e servizi professionali (15%). Completano il quadro healthcare – assistenza sanitaria e manifattura – produzione, entrambi al 10%.

Le aziende che operano in questi ambiti costruiscono ambienti professionali in cui le donne possono crescere, esprimersi e contare. Lo dimostra anche il dato relativo al work-life balance: l’82% delle lavoratrici ritiene che la propria organizzazione favorisca attivamente l’equilibrio tra vita privata e lavoro. Lo stesso vale per i colleghi uomini, con una differenza di ben +43% rispetto alle aziende non certificate.

Piccole e medie imprese in prima linea per l’inclusione

Il dato più sorprendente arriva dalla composizione della classifica: 8 aziende su 20 (40%) impiegano tra 50 e 149 collaboratori, mentre solo 4 aziende superano i 1.000 dipendenti. Seguono 5 realtà con 150-499 dipendenti e 3 aziende nella fascia 500-999.

Questa distribuzione dimostra che la cultura della parità si diffonde anche tra le realtà più piccole, tradizionalmente meno attrezzate delle multinazionali sul fronte delle politiche di inclusione.

TP, S.C. Johnson e Biogen guidano la top 20

Al primo posto della classifica si piazza TP, azienda del settore telecomunicazioni, leader mondiale nei servizi di supporto alla clientela. Segue S.C. Johnson, produttore globale di articoli per la pulizia della casa, la cura dell’aria e la gestione dei parassiti. In terza posizione si colloca Biogen, colosso internazionale nel campo delle biotecnologie.

Queste aziende ottengono un forte riconoscimento grazie a politiche efficaci in termini di inclusione, leadership femminile e crescita interna.

Un ambiente sano migliora la qualità del lavoro

Le lavoratrici indicano con forza l’importanza di un contesto psicologicamente sicuro e umano. Nei Best Workplaces for Women 2025, l’80% delle donne riconosce che l’ambiente favorisce benessere mentale, empatia e rispetto. Questo dato mostra una distanza significativa rispetto alle aziende non certificate, dove solo il 35% delle lavoratrici si sente allo stesso modo.

Anche le relazioni tra colleghi contribuiscono al clima positivo: l’87% delle dipendenti nei Best Workplaces sperimenta attenzione e cura tra le persone, a fronte del 39% nelle organizzazioni escluse dalla classifica.

Fiducia e trasparenza al centro delle migliori organizzazioni

Il Trust Index conferma l’impatto delle buone pratiche aziendali: l’85% delle lavoratrici nei Best Workplaces dimostra fiducia verso la leadership e verso i valori dell’azienda. Questo dato supera di 8 punti percentuali le aziende certificate non in classifica (77%) e di ben 34 punti quelle non certificate (51%).

Le imprese che mettono al centro le persone, ascoltano i bisogni reali e promuovono un dialogo costante, ottengono un vantaggio concreto in termini di clima aziendale e retention.

Le aziende che investono nelle persone costruiscono il futuro

Le realtà premiate dal ranking dimostrano che fiducia, inclusione e valorizzazione del talento non rappresentano semplici valori dichiarati, ma diventano leve strategiche.

Queste aziende non si limitano a trattenere le proprie collaboratrici: le motivano, le ascoltano e le rendono parte attiva nel processo di crescita. In un mercato del lavoro sempre più competitivo, chi investe nel capitale umano femminile costruisce un’identità solida, moderna e attrattiva.

A cura di Martina Marchioro
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