Presentato a Milano il nuovo anticorpo monoclonale per i pazienti affetti da dermatite atopica da moderata a severa. In Italia ne soffre l’8% della popolazione adulta e i casi sono in continuo aumento.
Arriva in Italia lebrikizumab, anticorpo monoclonale indicato per il trattamento della dermatite atopica da moderata a severa negli adulti e negli adolescenti. Il nuovo farmaco è commercializzato in Europa da Almirall, azienda farmaceutica spagnola focalizzata in dermatologia.
Nel mondo, i numeri della dermatite atopica sono in continuo aumento e, attualmente, nei paesi a basso e medio reddito l’incidenza varia dal 15 al 20% nei bambini e dal 2 al 7% negli adulti. In Europa, quasi il 5% della popolazione adulta è affetto dalla malattia, che nel 30% dei casi si manifesta in forma da moderata a severa, e le stime per il 2026 prevedono più di 5 milioni di pazienti affetti da dermatite atopica da moderata a severa. In Italia ne soffrono circa 4 milioni di persone adulte, di cui circa la metà con una forma da moderata a severa.
“Lebrikizumab rappresenta un passo significativo per chi soffre di dermatite atopica, una patologia debilitante troppo spesso sottovalutata” – ha dichiarato Paolo Ferri, Direttore Medico di Almirall, nel corso della conferenza stampa odierna – “Per Almirall, fortemente impegnata nella ricerca, sviluppo e commercializzazione di farmaci dermatologici che possano fare la differenza, lebrikizumab rappresenta un nuovo significativo traguardo. Questo lancio, che avviene immediatamente dopo la celebrazione degli 80 anni dalla fondazione di Almirall, è un motivo di grande orgoglio e una ulteriore conferma che siamo sulla strada giusta per onorare i nostri valori e il nostro impegno nei confronti di pazienti e operatori sanitari”.
Cosa è la dermatite atopica (DA)
Si tratta di un’infiammazione cronica della pelle caratterizzata da prurito intenso, dolore cutaneo e riacutizzazioni ricorrenti. Si manifesta con chiazze rosse o bruno-rosate, secchezza, screpolature e desquamazione della pelle e, nonostante i progressi della ricerca, le sue cause non sono state ancora individuate. Ma cosa significa soffrire di dermatite atopica? Non è solo un problema cutaneo: il suo impatto sulla vita quotidiana può avere conseguenze psicologiche importanti, aumentando il rischio di insonnia, depressione e malessere generale.
“La dermatite atopica, soprattutto nelle forme più gravi” – ha affermato il Prof. Giuseppe Argenziano, Presidente SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse) – “può limitare le attività quotidiane: quasi il 90% dei pazienti affetti da dermatite atopica dichiara che la malattia compromette almeno in parte la propria capacità di affrontare la vita; il 50% dei pazienti ha affermato di avere un prurito insopportabile che ne causa un’alterazione della qualità del sonno, sviluppando una vera e propria insonnia”.

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Il farmaco: funzionamento, risultati, impatto farmaco economico e sociale – Lebrikizumab è un anticorpo monoclonale che si lega con elevata affinità all’ interleuchina 13 (IL-13), neutralizzandola. La citochina IL-13 è una proteina che svolge un ruolo chiave nello sviluppo della DA. Nelle persone affette da questa patologia, l’IL-13 agisce come principale motore dell’infiammazione, che può portare a irritazione cutanea, prurito intenso, lesioni e altri problemi legati alla pelle. Nella pelle affetta da DA, l’IL-13 è sovra espressa e i suoi livelli sono correlati alla gravità e alla cronicità della malattia, il che significa che livelli più elevati sono correlati a una malattia più grave. Lebrikizumab si distingue per il suo meccanismo d’azione mirato, legandosi con alta affinità all’ IL-13 e inibendo selettivamente la sua segnalazione, per il controllo della malattia con un’efficacia e sicurezza a breve e lungo termine dimostrate fino a 3 anni e un dosaggio mensile di mantenimento per tutti i pazienti in grado di ridurre il numero delle somministrazioni.
“L’efficacia di questo farmaco nella cura della dermatite atopica è stata confermata in numerosi studi. Già dopo due settimane i pazienti hanno ottenuto sollievo dal prurito e un miglioramento delle lesioni cutanee.” – ha dichiarato Giampiero Girolomoni, Professore Ordinario di Dermatologia, Università di Verona – “I risultati ottenuti sono stati inoltre mantenuti nel tempo: oltre al rapido sollievo iniziale, lebrikizumab ha confermato il controllo prolungato del prurito, con più dell’80% dei pazienti che ha mantenuto questo importante beneficio ad un anno con una sola somministrazione al mese. A tre anni, più del 90% dei pazienti ha inoltre mantenuto la risposta clinica EASI 75 (Eczema area and severity index) raggiunta. Oggi, grazie alle nuove terapie biologiche, è possibile offrire delle soluzioni più efficaci e personalizzate” – ha continuato Girolomoni – “La dermatologia è in continua evoluzione grazie al lavoro di ricerca e innovazione che hanno portato all’immissione nel mercato di una nuova generazione di farmaci biotecnologici come lebrikizumab”.

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Alla conferenza stampa è intervenuto anche il Prof. Lorenzo Mantovani, Direttore di Scuola di Specializzazione, Università di Milano-Bicocca, che ha posto l’attenzione sul costo sociale della malattia, soprattutto se non trattata adeguatamente e per tempo: “I numeri in costante aumento dei pazienti affetti da DA, soprattutto i casi più severi, comportano un problema di sanità pubblica non indifferente, che ha implicazioni socioeconomiche non solo per i pazienti stessi e i loro cari, ma anche per il sistema sanitario (si pensi ai costi diretti derivanti dalla gestione dei pazienti) e per la società, a causa dei costi indiretti legati, ad esempio, ai giorni di attività lavorativa persi. Il recente via libera alla rimborsabilità del farmaco per la dermatite atopica severa” – ha concluso il Professore – “avrà, fra gli altri, anche un impatto di budget vantaggioso per il sistema sanitario nazionale”.
Innovazione e Ricerca – “Il lancio di questo farmaco ci consente di offrire una nuova soluzione terapeutica di valore in ambito dermatologico, – ha concluso Marco Caraglia, General Manager di Almirall – “ in linea con il nostro obiettivo di trasformare le esistenze dei pazienti affetti da malattie dermatologiche, dando loro la possibilità di una vita piena e sana”.
La costante collaborazione con ricercatori, operatori sanitari e associazioni pazienti, fa di Almirall un’azienda in prima linea nella ricerca di soluzioni innovative, personalizzate ed efficaci nella dermatologia medica.
A cura di Laura Farnesi
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