Ritmi incalzanti, carichi di lavoro elevati e mancanza di soddisfazione professionale caratterizzano la realtà lavorativa di molte donne in Italia. Un sondaggio condotto da appartenenza, il portale di riferimento per chi cerca e offre lavoro, ha analizzato il livello di benessere sul posto di lavoro, coinvolgendo 1006 persone maggiorenni alla ricerca di nuove opportunità.
Secondo i risultati dell’indagine, meno di una donna su cinque (19%) sente di riuscire a realizzarsi pienamente nel proprio impiego. Il dato è più positivo tra gli uomini (31%), ma il quadro complessivo rimane preoccupante.
Mancanza di riconoscimento e salari insoddisfacenti
Il 49% delle donne ritiene di essere sottopagata, mentre il 48% individua nella retribuzione inadeguata la principale causa della propria frustrazione lavorativa. Alla base del malessere emergono anche la scarsa valorizzazione (42%) e la mancanza di soddisfazione (35%).
Molte lavoratrici si sentono inoltre infelici (24%) o prive di un senso di appartenenza (18%). Questo si traduce in una scarsa motivazione, incidendo negativamente sulla produttività e sul benessere complessivo.
Lo stress colpisce oltre la metà delle lavoratrici
Uno dei dati più allarmanti riguarda il livello di stress: il 58% delle donne dichiara di soffrirne almeno 2-3 volte a settimana, mentre il 30% lo sperimenta quotidianamente. Un ulteriore 24% ammette di vivere ogni giorno sensazioni di difficoltà e disagio, mentre il 19% lamenta la mancanza di supporto da parte dei responsabili.
Tra i fattori che aggravano la situazione emergono carichi di lavoro eccessivi (39%), scarso riconoscimento (36%) e un equilibrio tra vita professionale e personale insoddisfacente (28%). Anche la rigidità degli orari (18%), la scarsa possibilità di lavorare da remoto e un numero eccessivo di riunioni (14%) pesano sulla qualità della vita lavorativa.
Cosa chiedono le lavoratrici alle aziende?
Le donne individuano nella retribuzione più equa la soluzione principale al loro disagio: il 58% desidera un pacchetto retributivo più competitivo, che includa anche benefit aziendali. Segue la richiesta di maggiore flessibilità oraria (35%) e di un ambiente di lavoro più attento al benessere del personale (35%). Infine, il 30% auspica un supporto concreto nella crescita professionale.
Gianluca Bonacchi: creare ambienti lavorativi migliori
Secondo Gianluca Bonacchi, Senior Talent Strategy Advisor di Indeed, le aziende dovrebbero investire in un clima professionale più inclusivo e rispettoso: “Creare un ambiente in cui ogni persona si senta valorizzata, supportata e al sicuro è essenziale per il successo di ogni organizzazione. Puntare sulla flessibilità, il riconoscimento e il benessere dei dipendenti porta a maggiore produttività, creatività e motivazione, migliorando le performance aziendali e la fidelizzazione dei talenti.”
Metodologia della ricerca
Lo studio è stato condotto da Censuswide su un campione di 1006 persone in cerca di nuove opportunità lavorative in Italia. I dati sono stati raccolti tra il 22 e il 25 novembre 2024. Censuswide aderisce ai principi della Market Research Society e segue il codice di condotta MRS e ESOMAR, oltre a essere membro del British Polling Council.
A cura di Martina Russo
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