Durante l’Ottobre Rosa, MioDottore ha realizzato un’indagine per verificare quanto le donne siano preparate sulle pratiche di prevenzione riguardanti i tumori femminili. Sebbene la conoscenza generale stia migliorando, il numero di donne che si sottopone regolarmente agli screening è ancora troppo basso.
MioDottore, piattaforma leader in Italia e nel mondo per la prenotazione online di visite mediche ed esami diagnostici, e parte del gruppo DocPlanner, ha diffuso i risultati di un’indagine svolta attraverso la propria app. L’indagine ha coinvolto oltre 10.000 utenti durante il mese di ottobre, periodo tradizionalmente dedicato alle campagne di sensibilizzazione sulla diagnosi precoce dei tumori femminili. I dati emersi illustrano il livello di preparazione delle donne rispetto alle pratiche fondamentali per la prevenzione.
Tumore al seno: buona conoscenza della diagnosi precoce, incertezze sulla sopravvivenza
Il tumore al seno è la forma tumorale più diffusa tra le donne, rappresentando circa il 30% di tutte le neoplasie femminili. La diagnosi precoce gioca un ruolo determinante nel migliorare le possibilità di sopravvivenza, rendendo essenziali comportamenti preventivi adeguati. Quali sono i passaggi principali per una corretta prevenzione? Secondo i dati raccolti da MioDottore, l’86% delle intervistate ha dimostrato di conoscere l’importanza di combinare l’autopalpazione regolare del seno, l’ecografia periodica e/o la mammografia. Questa consapevolezza è ancora più marcata tra le donne under 35, con una percentuale che supera il 93%.
Nonostante queste conoscenze, soltanto il 30% delle donne intervistate ha saputo indicare correttamente la percentuale di sopravvivenza netta a 5 anni dalla diagnosi, fissata all’88%. Le donne più mature, inoltre, tendono a sovrastimare le probabilità di sopravvivenza, immaginandole attorno al 95% dopo il primo quinquennio.
Pap Test: le giovani dimostrano maggiore preparazione sull’età d’inizio
Tra gli strumenti di screening fondamentali figura il Pap Test, esame essenziale per la diagnosi precoce del tumore alla cervice uterina. Questa patologia registra circa 2.500 nuovi casi ogni anno in Italia ed è la nona neoplasia più frequente nel genere femminile. A che età è consigliabile iniziare a sottoporsi al Pap Test? Dall’indagine emerge che solo il 23% delle donne ha risposto correttamente, indicando l’età di 25 anni. La fascia di età compresa tra i 18 e i 25 anni si distingue per un livello di preparazione più alto: oltre il 50% delle giovani ha fornito la risposta esatta. Questo dato si riduce sensibilmente tra le donne appartenenti alle fasce d’età superiori.
Ecografia transvaginale: maggiore informazione sulle possibilità diagnostiche
L’ecografia transvaginale rappresenta un altro strumento essenziale per la prevenzione delle patologie femminili, poiché permette di esplorare in modo approfondito la cavità pelvica. Che cosa sanno le donne su questo esame? Secondo i dati raccolti da MioDottore, il 91% delle intervistate ha risposto correttamente alla domanda relativa alle patologie diagnosticabili con questo strumento, riconoscendo la sua utilità nell’individuazione di fibromi e cisti ovariche. Le giovani under 25 hanno mostrato una preparazione ancora più alta, con una percentuale che raggiunge il 96%.
L’importanza di svolgere controlli regolari
Nonostante le campagne di sensibilizzazione e il miglioramento della consapevolezza evidenziato dal sondaggio, solo il 56% delle donne italiane dichiara di sottoporsi regolarmente agli esami di screening consigliati. Inoltre, i dati rivelano che le giovani risultano più preparate rispetto alle donne over 50 sulle pratiche di prevenzione e sui vantaggi offerti da una diagnosi tempestiva.
A cura di Nora Taylor
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