Gli uomini superano le donne nella richiesta di trattamenti

Foto di SplitShire da Pixabay

I trattamenti di medicina estetica sono sempre più in voga tra gli uomini. I dati evidenziano che è in aumento non solo la spesa media degli uomini per la medicina estetica, superando anche quella delle donne (dall’indigine commissionata da Facile.it agli istituti di ricerca mUp Research e Bilendi), ma anche le tipologie di trattamento richieste. Tra i principali trattamenti richiesti dagli uomini troviamo: tossina botulinica (48%), filler (34%), rivitalizzazione cutanea (35%) e peeling (13%), oltre a carbossiterapia, prp e fili di trazione. Per il corpo: mesoterapia (30%), carbossiterapia e laser per la rimozione di tatuaggi (19%) (Dall’ultimo Osservatorio Agorà). In un simile contesto, in cui appare evidente una crescente normalizzazione sociale per l’uomo che si prende cura di sé a 360°, come variano però le richieste anche in base all’età e al tipo di paziente? Come risponde il medico alle diverse richieste che arrivano in studio? Ne parla Cristina Sartorio, medico estetico specializzata in medicina anti-aging, referente per il Piemonte della Sies, Società italiana di medicina e chirurgia estetica e docente presso la scuola post-università Agorà.

Cristina Sartorio

Si inizia accompagnati dai genitori

Il paziente in età adolescenziale, già a partire dai 12 anni, normalmente si presenta nello studio del medico accompagnato da un genitore per trattare il problema dell’acne attiva. Si tratta in questo caso di un approccio perlopiù preventivo, per evitare conseguenze permanenti sulla pelle causate dall’acne vulgaris.

La texture della pelle

In età più adulta, dai 25 ai 35 anni, l’uomo richiede l’intervento del medico per tutto ciò che concerne la texture della pelle. Chi ha manifestato cicatrici più evidenti a seguito di acne, varicelle sottovalutate o altre patologie, inizia un percorso di trattamento che parte dalla rivitalizzazione cutanea e dal peeling chimico. Cresce anche l’attenzione per il laser semipermanente per i peli e per trattamenti della zona del collo a seguito di follicoliti causate dallo sfregamento dei tessuti con la pelle, soprattutto con il colletto della camicia e il nodo della cravatta, e la barba in ricrescita.

Correzione degli inestetismi

Nella fascia 35-50 l’uomo inizia a richiedere trattamenti per la correzione di alcuni inestetismi con l’utilizzo della tossina botulinica, soprattutto per le zone della fronte e la fascia intorno agli occhi. forte aumento anche la richiesta di biorivitalizzazioni per armonizzare la texture della pelle mantenendo un effetto molto naturale. In questa fase, una gran fetta di pazienti si rivolge al medico anche per ciò che riguarda i capelli con trattamenti per rinvigorirli e contenere la caduta. I migliori risultati si ottengono in questo caso con i test genetici che permettono di delineare il miglior protocollo di trattamento, per bocca, infiltrativo o parentale.

Macchie della pelle e mantenimento della texture cutanea

In ultima fascia rientra la categoria degli uomini che si avvicinano all’anzianità, 60-80 anniMacchie della pelle e mantenimento della texture cutanea continuano a essere il principale motivo per cui si rivolgono al medico estetico, che può trattare questi inestetismi sempre attraverso peeling chimico, con il trattamento laser o l’elettrobisturi. A portare questa categoria di uomo dal medico estetico spesso sono anche fibromi penduli, ovvero quelle escrescenze cutanee spesso molto anti-estetiche che si possono formare in diverse zone del corpo.

La presa in carico del paziente dalla giovane età fino alla vecchiaia permette al medico di studiare la strategia migliore per una medicina che si libera del concetto un po’ limitante di “estetica”, che tratta esclusivamente gli inestetismi, passando al concetto più completo di longevità, una vera e propria medicina preventiva che accompagna all’invecchiamento in maniera naturale e semplice.

A cura di Laura Farnesi

Leggi anche: Settimana bianca? Non dimenticare la skin care

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