Esercizio fisico mirato, pratiche di allenamento mentale, educazione alla disciplina personale e strumenti concreti per affrontare la fame emotiva: nasce così un percorso pensato per attraversare il mese di dicembre con attenzione e presenza, trasformandolo in una vera preparazione al nuovo anno, non solo sul piano corporeo ma anche su quello interiore.
Cinque tappe simboliche, come finestrelle di un calendario speciale, accompagnano giorno dopo giorno verso una condizione di maggiore stabilità, forza e consapevolezza.
Il “Protocollo Natale Inarrestabile” è ideato e curato da ELENA GIORDANI, preparatrice atletico-sportiva, imprenditrice e punto di riferimento nel panorama italiano del fitness e del benessere femminile, nonché fondatrice della X-FIT ACADEMY. Attraverso questo progetto, oggi, segue quotidianamente centinaia di donne con un approccio che abbraccia il benessere femminile in modo completo e integrato.
Dicembre porta con sé atmosfere calde, incontri familiari, tavole imbandite, momenti di condivisione e anche pause di meritato riposo. Ma per molte donne rappresenta anche un periodo complesso, fatto di aspettative, impegni e timore di perdere l’equilibrio costruito nei mesi precedenti.
“Per molte donne dicembre è un mese delicato, in cui si intrecciano responsabilità, pressioni sociali e il desiderio di non vanificare i risultati ottenuti. E se invece diventasse il mese in cui prendersi cura di sé?” spiega ELENA GIORDANI.
“Non una lotta contro il cibo, non un programma di privazioni, ma un cammino di identità e presenza. Un calendario dell’Avvento del benessere fatto di piccoli spazi quotidiani che sostengono senza appesantire e guidano senza costringere. Qui conta la consapevolezza, non il controllo; la presenza, non la perfezione. Non è una lista di doveri, è un luogo sicuro in cui respirare e attraversare il mese senza perdersi.”
Non è un piano alimentare restrittivo né una tabella di allenamenti estremi. È un sistema che lavora insieme su mente e corpo, con l’obiettivo di costruire continuità e stabilità.
Una visione che va oltre il peso e la performance
Mamma, professionista dello sport e imprenditrice, ELENA GIORDANI ha trasformato la propria esperienza personale in un metodo che mette al centro la longevità, la salute e la relazione con se stesse. In questo approccio, allenamento e alimentazione non sono strumenti per dimagrire velocemente, ma scelte di vita per abitare un corpo forte e funzionale il più a lungo possibile.
“Gennaio è il mese dei buoni propositi, che spesso durano pochissimo. Il benessere, invece, non può avere una scadenza. Serve un principio diverso: la coerenza che supera la perfezione.”
Casella 1 – Il mini allenamento Tabata del risveglio
Quattro minuti ogni mattina per riconnettersi al corpo. Un rituale breve ma costante, pensato non per compensare gli eccessi, ma per attivare dolcemente l’organismo.
Il formato suggerito è il Tabata: 20 secondi di esercizio e 10 di pausa, per otto cicli consecutivi.
“È semplice, già scandito dal tempo. Basta una playlist e lasciarsi guidare. In pochi minuti si riattiva la circolazione, si sciolgono le tensioni e cambia l’energia della giornata.”
Un esempio pratico comprende movimenti leggeri e adattabili come corsa sul posto, rotazioni delle braccia, squat controllati e sollevamenti sulle punte, ripetuti seguendo il timer.
La chiave non è l’intensità, ma la regolarità.
Casella 2 – Presenza quotidiana e identità personale
Ogni giorno uno spazio di riflessione per allenare la mente oltre al corpo. Domande mirate aiutano a chiarire chi si vuole essere e come agire di conseguenza.
“Che tipo di donna voglio incarnare oggi? Come si comporta la versione di me che vive in un corpo sano e forte? Come affronta le difficoltà e le tentazioni?”
Questo lavoro sposta l’attenzione dall’azione isolata all’identità profonda.
Quando cambia l’identità, tutto il resto segue.
Casella 3 – La disciplina che non punisce
elena giordani ph press
Il percorso introduce il concetto di disciplina gentile: linee guida flessibili, orientate al benessere e non alla restrizione. Scelte alimentari semplici, basate su proteine, verdure di stagione e grassi di qualità, senza conteggi ossessivi.
“Ogni giorno è una nuova opportunità di ritorno a sé. Il dialogo interiore diventa lo strumento principale di trasformazione.”
Casella 4 – Comprendere e gestire la fame emotiva
Un passaggio fondamentale riguarda la relazione con il cibo nei momenti emotivamente carichi. Fermarsi, osservare e porsi domande consapevoli permette di interrompere automatismi radicati.
“Questa spinta nasce davvero dallo stomaco o da un’emozione? Sto reagendo al cibo o alla storia che mi racconto da anni?”
Tenere traccia di contesto, emozioni e situazioni ricorrenti aiuta a riconoscere schemi ripetitivi e a costruire un rapporto più equilibrato con l’alimentazione.
La fame emotiva non chiede cibo, chiede ascolto.
Casella 5 – Il protocollo di recupero e il piacere delle feste
Il metodo prevede anche una strategia di rientro dopo i pasti abbondanti delle festività, senza sensi di colpa né punizioni.
“Non serve castigarsi né abbandonarsi all’effetto ‘ormai è andata’. Basta tornare gradualmente alla semplicità: cibo essenziale, idratazione e movimento leggero.”
E soprattutto, vivere pienamente i momenti di festa.
Il cibo resta cibo: è il significato che gli attribuiamo a fare la differenza.
“Condividi, brinda, assapora ciò che desideri. Il vero benessere nasce dall’equilibrio, non dalla rinuncia.” conclude ELENA GIORDANI.
A cura di Nora Taylor
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