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Il fenomeno virale dell’olio d’oliva della Palestina

by Laura Farnesi
il fenomeno virale dell’olio d’oliva della palestina

C’è un nuovo trend nel mondo beauty che sta facendo parlare di sé, non solo per l’efficacia delle sue formule, ma per il potente messaggio che porta sulla pelle. Si tratta di una “bellezza autentica”, capace di generare un vero e proprio effetto a cascata sui social media, coinvolgendo creator, donne di cultura e consumatrici attente. Il risultato? Un sold-out immediato nello shop online che ha sorpreso tutti.

il fenomeno virale dell’olio d’oliva della palestina

Stiamo parlando di Natyr Hope, la nuova linea lanciata da Altromercato che mette al centro un ingrediente prezioso e antico: l’olio d’oliva della Palestina.

Non esiste bellezza senza dignità Alla base di questo successo virale c’è un principio semplice ma rivoluzionario: la cura di sé non può prescindere dal rispetto per gli altri. In un momento storico in cui produrre sembra quasi impossibile, questa linea sostiene le comunità agricole palestinesi, garantendo una continuità lavorativa e un futuro alle cooperative partner, come il  PARC – Palestinian Agricultural Relief Committee.

Usare questi prodotti diventa quindi un gesto di solidarietà concreta: un modo per sostenere agricoltori che affrontano ogni giorno ostacoli enormi, dai check-point alla difficoltà di accesso all’acqua e alla terra, pur di coltivare i loro uliveti.

Una beauty routine che sa di speranza La linea si chiama “Hope” (Speranza) e propone trattamenti pensati per l’uso quotidiano, formulati con ingredienti tradizionali che sono una vera coccola per la pelle, specialmente in inverno.

Ecco i must-have che hanno conquistato il web:

Crema mani idratante: Un mix di olio d’oliva palestinese e olio di jojoba, perfetta per riparare le mani screpolate dal freddo con un tocco lenitivo immediato.

il fenomeno virale dell’olio d’oliva della palestina (2)

Crema mani alla Rosa del Libano: Per chi ama le texture soffici e i profumi delicati, arricchita con la preziosa rosa damascena coltivata dalle comunità rurali libanesi supportate da Fair Trade Lebanon.

Balsamo labbra riparatore: Un piccolo mai-più-senza da tenere in borsa, che unisce l’olio d’oliva all’olio vergine di cocco per labbra subito morbide.

Crema corpo nutriente: Una texture ricca con burro di karité e cacao, ideale per ridare elasticità e nutrimento alle pelli molto secche.

Bagnodoccia delicato: Una formula 100% naturale a pH bilanciato, con una profumazione unisex adatta a tutta la famiglia.

Sostenibilità anche nel packaging La bellezza di questo progetto passa anche dal rispetto per l’ambiente. Dimenticate la plastica superflua: le creme e i balsami sono custoditi in tubetti di alluminio serigrafato, leggeri e resistenti, mentre le etichette sono in plastica 100% riciclabile. Anche i cofanetti regalo, perfetti per un pensiero che racconta valori condivisi, sono realizzati in fibra naturale fatta a mano in Madagascar.

Dove trovarla? Se online è andata a ruba in pochissimi giorni, raddoppiando le aspettative di vendita, c’è ancora una possibilità per chi vuole provare questi prodotti. La linea è infatti disponibile nei punti vendita fisici della rete Altromercato fino a esaurimento scorte. Un’occasione per fare scorta di bellezza e sostenere una filiera che, nonostante tutto, continua a creare futuro. http://www.altromercato.it

A cura di Laura Farnesi

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