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Iraq, nuova legge sul matrimonio: proteste in tutto il mondo

Modifiche alle norme provocano in Iraq reazioni accese: la società civile insorge

by Martina Russo
spose bambine2 0 (ph cc)

Il Parlamento iracheno ha approvato un emendamento alla legge sullo status personale, scatenando una valanga di critiche in Iraq e nel mondo. La nuova regolamentazione consente il matrimonio delle bambine a partire dai 9 anni e rafforza il potere dei tribunali islamici nelle decisioni legate al diritto familiare. Questa scelta si basa sui principi della sharia, riducendo notevolmente l’influenza delle normative ispirate al diritto occidentale nel sistema giuridico dell’Iraq.

Organizzazioni per i diritti umani in allerta in Iraq

Le associazioni per la difesa dei diritti umani hanno espresso una forte condanna, definendo la decisione un attacco ai diritti di donne e bambine. Molti esperti sottolineano che questa misura potrebbe favorire il matrimonio infantile, con conseguenze gravi per la salute fisica e mentale delle minori. Oltre ai rischi per il benessere delle giovani spose, il provvedimento limita il loro accesso all’istruzione, ostacolando la possibilità di costruire un futuro indipendente.

Rischi per i diritti delle donne e ritorno al passato

La legge sullo status personale del 1959 rappresentava una delle normative più progressiste della regione, stabilendo l’età minima per il matrimonio a 18 anni. Con questo emendamento, decenni di progressi rischiano di essere cancellati. Le nuove regole complicano ulteriormente per le donne l’ottenimento del divorzio, la custodia dei figli e la tutela dei diritti ereditari. Questa riforma ostacola la lotta per la parità di genere e mina le libertà personali nel Paese.

Ripercussioni sulla società irachena

L’introduzione di questa norma colpisce il futuro delle bambine irachene e acuisce le disparità di genere, limitando gravemente le libertà delle donne. Questo provvedimento rafforza le ingiustizie sociali, aggravando una situazione già difficile per le fasce più deboli della popolazione. Attivisti e organizzazioni internazionali stanno intensificando gli sforzi per bloccare questa riforma e proteggere i diritti delle minori.

Intervento della comunità internazionale

Numerosi esperti e associazioni umanitarie chiedono un’azione decisa da parte della comunità internazionale, esortando i governi stranieri a esercitare pressioni sul governo iracheno affinché l’emendamento venga revocato. Il timore è che il matrimonio infantile diventi una pratica sempre più diffusa, con conseguenze drammatiche per le nuove generazioni.

La lotta per la difesa dei diritti di donne e bambine in Iraq prosegue, mentre la società civile e le istituzioni internazionali cercano di fermare un provvedimento che mette a rischio la dignità e il futuro di migliaia di giovani.

 

A cura di Martina Russo

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