Il corpo delle donne non è un campo di battaglia
Dalla pubertà all’invecchiamento, ogni fase è un giudizio
Il corpo di una donna, da sempre, racconta storie che non ha scelto.
Fin da bambina, qualcuno osserva, commenta, pesa, misura. Non importa quanto sia libera o amata: cresce sapendo che il suo valore passa anche dalla forma che prende.
E così inizia una guerra silenziosa, una battaglia mai dichiarata: quella contro lo specchio, contro il tempo, contro lo sguardo altrui.
“Stilly ha lo specchio magico, fragile e mitologico simbolo di bellezza e di vanità …”

Donne ph Fp
Il corpo come vetrina, non come casa
Pubertà. Le prime forme, i primi seni, le prime insicurezze.
“Non vestirti così”, “copriti”, “sei cresciuta in fretta”.
Poi l’adolescenza: il confronto con corpi ritoccati, filtrati, controllati.
Le donne imparano presto a non appartenersi davvero. Il loro corpo diventa una vetrina, non una casa.
Eppure quel corpo sente, accoglie, cambia. Chiede solo di essere abitato, non giudicato.
La pressione di piacere, sempre e comunque
Nella giovinezza, il corpo deve sedurre ma non provocare, essere desiderabile ma non troppo disponibile.
Ogni ruga, ogni chilo, ogni smagliatura diventa un errore da nascondere.
Le donne si mettono a dieta anche nei pensieri, rinunciano a spazi, sogni, libertà per rientrare in forme che non sono le loro.
La pressione non viene solo dall’esterno. Vive anche dentro: sotto pelle, nei silenzi, nei sorrisi forzati.
Invecchiare è un atto rivoluzionario
Quando arriva il tempo delle rughe, dei capelli bianchi, dei seni che cambiano, il corpo femminile subisce un altro processo: quello dell’invisibilità.
La donna matura non è più considerata attraente, né interessante. Eppure, dentro di sé, continua a danzare, a desiderare, a sentirsi viva.
Oggi, però, ci sono donne che riscrivono questa storia. Attrici come Monica Bellucci, che invecchiano portando con sé un splendore autentico, una bellezza che sfida il tempo e il giudizio.
Il loro esempio ci ricorda che la maturità non è una perdita, ma un arricchimento prezioso.
Invecchiare, per una donna, non è solo naturale. È un atto di coraggio. È un atto politico.
Restituire il corpo al cuore
Forse è tempo di interrompere la guerra.
Di guardarsi allo specchio con occhi nuovi, di rientrare nel proprio corpo come si rientra a casa dopo un lungo viaggio.
Ogni segno, ogni curva, ogni trasformazione racconta una storia di vita.
E non si può combattere ciò che ci ha salvate, che ci ha portate fin qui, che ci tiene in piedi ogni giorno.
Il corpo delle donne non è un campo di battaglia. È un luogo sacro. Un giardino che merita cura, non conquista.
A cura di Veronica Aceti
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