La decisione inaspettata di Laura Pausini ha scosso il mondo della musica, perché una voce conosciuta in tutto il pianeta, solitamente abituata a dialogare con milioni di persone, sorprende tutti con il silenzio digitale. Con la trasparenza che la caratterizza da sempre, ha raccontato di aver rimosso le applicazioni dal telefono e modificato il numero, una scelta per proteggere la propria energia e ritrovare equilibrio dopo settimane in cui la costante pressione del flusso digitale le pesava addosso. Il suo nuovo brano invita a riscoprire l’amore per se stessi, e Laura Pausini confessa che il tempo speso online comprometteva la qualità della sua vita.
Notte di riflessioni e fatica emotiva
Ha raccontato che passava le notti a chiedersi chi fosse rimasto senza risposta, e la stanchezza emotiva le gravava addosso come un peso costante. Quando ha controllato i social per pochi minuti, ha percepito un’ondata di negatività che l’ha travolta, una negatività che non ha nulla a che fare con curiosità o dialogo. Per questo ha deciso di allontanarsi dai telefoni, lasciando comunque attivi i profili gestiti dai collaboratori, così da mantenere un filo con i fan senza subirne il peso emotivo.
Ha sottolineato che il contatto non si interrompe, si trasforma, perché la musica rimane il luogo dove si può essere presenti senza fretta e senza notifiche.
Un invito alla riflessione sulla connessione
Nel suo messaggio più intimo, Laura Pausini invita tutti a considerare il tempo sprecato dietro schermi che spesso generano competizione e rabbia invece di vicinanza, suggerendo di ascoltare il proprio corpo e la propria pace prima di cedere alla frenesia della connessione costante. In un periodo in cui apparire sembra obbligatorio, la sua scelta dimostra lucidità e coraggio, un vero inno alla libertà e alla possibilità di respirare senza essere travolti dal mondo digitale. Il silenzio di Laura Pausini resta un gesto luminoso che dimostra come a volte per farsi sentire davvero basta prendersi una pausa e ritrovare la propria luce.
A cura di Nora Taylor
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