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Legnano: il dolore in un coraggio condiviso

Una comunità che decide di reagire insieme

by Martina Marchioro
manuela carnini mother love ph press

Legnano riempie ancora una volta il Teatro Tirinnanzi e sceglie di affrontare la violenza di genere con una voce compatta. La città vive una lunga serata grazie a “Mother Love”, evento curato dalla Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate e dal Ccr Insieme Ets, che guida il pubblico attraverso emozioni, analisi e testimonianze. Il 25 novembre 2025, l’incontro ha coinvolto associazioni, cittadini, autorità civili e militari, dipendenti della banca e tanti volontari. Le coreografie della Scuola Danza e Danza di Pregnana Milanese, dirette da Rossana Palmitessa, accompagnano una narrazione intensa che invita a riflettere e a scegliere un’azione concreta contro ogni forma di abuso.

La rinascita narrata da Manuela Carnini / Fridami

Il giornalista Marco Linari guida la platea con poche frasi dirette e introduce la storia di Manuela Carnini, ex atleta olimpica, medico chirurgo vascolare e artista conosciuta come Fridami. Linari richiama l’attenzione sul potere delle parole e cita Padre Enzo Bianchi per spiegare come il linguaggio possa ferire quanto un gesto. Manuela racconta la violenza vissuta e rievoca il trauma del 25 novembre 2018, giorno che segna l’inizio del suo percorso artistico e interiore. Con la sua Earth Pain Collection, Manuela traduce la sofferenza in arte, mentre l’abito “il cuore a memoria” ricorda la ferita che spinge verso il cambiamento. Manuela parla del caso di Giulia Cecchettin, di Pamela Genini, di Giulia Tramontano, di Sara Campanella e di Beatrice Fraschini e commenta le dinamiche che ogni donna deve riconoscere: controllo ossessivo, isolamento sociale, divieti, gelosia estrema. Con fermezza afferma “l’amore è libertà” e annuncia il suo impegno nelle scuole per educare i ragazzi a relazioni sane. Ricorda i suoi figli, presenti durante le aggressioni, e racconta la scelta di ricominciare con dignità e forza.

L’impegno della Bcc attraverso le parole di Roberto Scazzosi

Sul palco sale Roberto Scazzosi, presidente della Bcc, che ringrazia con sincerità le persone presenti, le autorità e l’intera squadra della banca. Scazzosi ricorda la collaborazione con Maria Carla Ceriotti e ringrazia la Scuola Danza e Danza di Rossana Palmitessa per l’energia artistica donata. Porta poi il messaggio di Teresa Fiordelisi, presidente di IDE e vicepresidente vicaria del gruppo bancario, che riflette sul dramma dei 76 femminicidi e dei 67 tentati femminicidi dell’ultimo anno. Scazzosi sottolinea la necessità di difendere le donne che temono di perdere la casa o i figli e invita tutti a credere nel progetto “collaborare per crescere”.

Il contributo del territorio secondo Roberto Solbiati

Il direttore generale Roberto Solbiati interviene per annunciare un sostegno economico extra a E.va ODV. Solbiati racconta il significato del “gettone” per ogni dipendente presente e dona un assegno all’associazione, grazie alla partecipazione collettiva. Ribadisce l’impegno della banca nel tutelare il territorio e sostiene chi lavora costantemente “dalla parte di chi merita”.

Daniela Cazzaniga e il valore di una comunità presente

Daniela Cazzaniga, responsabile dell’Area territoriale, ringrazia le autorità, i cittadini e i colleghi della banca e ricorda che la violenza sulle donne rappresenta una ferita sociale e mai un fatto privato. Descrive il progetto della serata: prima la danza di Rossana Palmitessa e delle sue giovani ballerine, poi la potenza del racconto di Manuela Carnini. Cazzaniga invita tutti a credere nella possibilità concreta di una società più giusta e più consapevole.

La voce dell’amministrazione comunale con Ilaria Maffei

L’assessora Ilaria Maffei esprime gratitudine verso le donne che, negli anni, hanno trovato il coraggio di denunciare mariti, compagni, fidanzati e persino familiari. Sottolinea che oggi molti uomini partecipano attivamente e sostiene l’importanza di lavorare insieme. Approva la scelta di devolvere il ricavato a E.va ODV, organizzazione fondamentale nella protezione delle donne.

La danza come linguaggio che unisce corpo e parola

Le danzatrici della Scuola Danza e Danza, coordinate da Rossana Palmitessa, raccontano la fragilità, la resistenza, l’amore e la maternità attraverso movimenti intensi. La musica e i gesti amplificano il messaggio della serata, creando un ponte emozionale che lega pubblico e protagonisti.

Emilia Barni e il lavoro instancabile di E.va ODV

scazzosi rocca mother love ph press

scazzosi rocca mother love ph press

La presidente Emilia Barni ringrazia la Bcc, Roberto Solbiati, Roberto Scazzosi, Rossana Palmitessa e le ballerine. Racconta la storia dell’associazione, nata nel 2011 e attiva tra Busto Arsizio, Gallarate e Ferno. L’équipe di psicologhe, assistenti sociali, counselor e avvocate accoglie donne tra i 13 e gli 80 anni. Barni richiama l’attenzione sulla violenza assistita dai figli e invita tutti ad aiutare con delicatezza chi soffre. Conclude con una frase essenziale e potente: “Agire la violenza è una scelta, fermarla è una responsabilità”.

Il punto di vista delle forze dell’ordine con Emanuela Rocca

Il tenente colonnello Emanuela Rocca ringrazia gli organizzatori e definisce la serata come un “battito d’ali” che può generare cambiamento. Racconta la difficoltà nel convincere le donne a riconoscere la violenza e indica il 1522 e i centri antiviolenza come prime porte sicure. Descrive le caserme come porte della speranza che accompagnano le donne verso la libertà.

Un impegno che continua oltre il sipario

Il Teatro Tirinnanzi chiude una serata intensa ma non spegne la determinazione del pubblico. Le volontarie di E.va ODV raccolgono le ultime donazioni e la comunità comprende che la lotta contro ogni abuso nasce da gesti quotidiani. Le parole di Emilia Barni restano nell’aria come un impegno collettivo: “fermare la violenza è una responsabilità di tutti”. Legnano lo dimostra con forza, e ogni “no” pronunciato in tempo diventa l’inizio di un nuovo percorso di libertà.

A cura di Martina Marchioro
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