Nel centro del Vaticano, tra gli affreschi della Cappella Sistina, si compie uno degli eventi più solenni e seguiti della Chiesa cattolica: l’elezione del papa. Questo processo, regolato da tradizioni millenarie e norme precise, cattura l’attenzione del mondo intero fino all’atteso annuncio del “Habemus Papam”.
L’inizio della sede vacante e la preparazione al conclave
papa ratzinger PH Web
L’elezione del nuovo pontefice ha inizio quando la Sede Apostolica resta vacante, situazione che si verifica dopo la morte del papa o a seguito di una rinuncia volontaria, come avvenuto nel caso di Benedetto XVI. Da quel momento si apre la sede vacante, un periodo in cui si organizzano tutte le procedure per il conclave.
Il conclave: isolamento e preghiera per la scelta del papa
I cardinali elettori, ossia coloro che non hanno ancora compiuto ottant’anni, arrivano a Roma per partecipare al conclave. Il termine deriva dal latino “cum clave”, che significa “con chiave”, per sottolineare il rigoroso isolamento a cui i partecipanti sono sottoposti. Non possono avere contatti con l’esterno, né ricevere o inviare comunicazioni. Durante questo periodo, i cardinali dedicano il loro tempo alla preghiera, alla riflessione e alla votazione.
Il voto segreto e le regole dell’elezione papale
Il conclave si apre con una cerimonia liturgica solenne, seguita dalla processione dei cardinali fino alla Cappella Sistina. Dopo aver giurato segretezza assoluta, le porte vengono chiuse e inizia il processo di elezione. I cardinali esprimono la loro scelta attraverso uno scrutinio segreto, e il nuovo papa viene eletto solo se ottiene una maggioranza qualificata pari a due terzi dei voti. Se dopo 33 scrutini nessuno raggiunge questo quorum, si procede al ballottaggio tra i due candidati più votati nell’ultimo scrutinio.
La fumata bianca e l’annuncio del nuovo pontefice
L’attimo più atteso arriva quando una fumata bianca si solleva dal comignolo della Cappella Sistina, segnalando che un nuovo pontefice è stato scelto. Poco dopo, il cardinale protodiacono si affaccia dalla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro per pronunciare l’annuncio ufficiale con le celebri parole: “Habemus Papam”.
I requisiti per diventare papa: chi può essere eletto?
Le regole per l’elezione sono semplici ma inderogabili: il papa deve essere un uomo, battezzato e celibe. Non è obbligatorio che sia un cardinale, ma nella storia moderna l’elezione di un pontefice che non provenga dal Collegio Cardinalizio sarebbe un fatto eccezionale.
Il nuovo papa e l’inizio del suo ministero
Dopo l’accettazione dell’incarico, il nuovo papa sceglie il nome con cui guiderà la Chiesa e indossa per la prima volta il tradizionale abito bianco. Subito dopo, si affaccia dalla Basilica di San Pietro per impartire la sua prima benedizione Urbi et Orbi, salutando i fedeli di tutto il mondo.
Il pontificato di papa Francesco e le sue sfide
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L’attuale pontefice, papa Francesco, è il primo papa gesuita e il primo sudamericano nella storia della Chiesa. Dal 2013, il suo ministero si è distinto per riforme significative e un forte impegno sociale. Tuttavia, le sue condizioni di salute destano preoccupazione: da giorni, il Santo Padre si trova ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma e la sua situazione risulta critica.
Un evento di fede che segna la storia della Chiesa
L’elezione del papa è un momento che intreccia fede, tradizione e spiritualità, influenzando profondamente la storia della Chiesa e della società. Quando la fumata bianca appare nel cielo di Roma, milioni di persone attendono con emozione di conoscere il nome del nuovo pontefice, colui che guiderà la Chiesa e porterà speranza ai fedeli di tutto il mondo.
A cura di Nadia Raimondi
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