Nel 2021, sotto i riflettori del Grande Fratello Vip, nacque una relazione tra Manuel Bortuzzo e Lucrezia Hailé Selassié, conosciuta da tutti come Lulù. Un legame che sembrava destinato a durare, ma che si concluse rapidamente pochi mesi dopo, quando il nuotatore paralimpico decise di interromperlo. Tuttavia, per Lulù, quel rapporto non era mai finito davvero. Il rifiuto di Manuel rappresentò l’inizio di un’escalation di comportamenti ossessivi che ora la portano a dover rispondere davanti a un giudice per l’accusa di stalking aggravato.
Le minacce e i comportamenti ossessivi di Lulù Selassié
“Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo” è il messaggio che ha sintetizzato il dramma vissuto da Manuel Bortuzzo, che ha subito per due anni minacce, pedinamenti e appostamenti. Le indagini hanno rivelato come Lulù abbia sviluppato un’ossessione per il suo ex, tormentandolo con messaggi insistenti, biglietti d’amore e persino seguendolo in ospedali, ristoranti e persino all’estero. Tali azioni, secondo quanto riportato nel capo di imputazione, hanno provocato in Manuel uno stato di “ansia e paura”, costringendolo a cambiare le sue abitudini e a vivere nel timore costante per la propria incolumità.
I momenti più inquietanti del caso: stalking e aggressioni
Tra gli episodi più preoccupanti, Lulù Selassié si era recata a Latina dove Manuel si trovava per motivi di salute. Qui, l’influencer aveva insultato i medici che le avevano impedito di entrare in sala operatoria, prendendo a calci le porte. In altre occasioni, Lulù aveva monitorato i movimenti dell’atleta attraverso i social media. Un esempio è quando scoprì che Manuel avrebbe cenato con una nuova compagna e si presentò nel ristorante, costringendolo a lasciare il locale. Durante i campionati mondiali di nuoto a Manchester, nell’estate del 2023, Lulù prenotò una stanza nello stesso hotel di Manuel e gli lasciò un biglietto con un invito a raggiungerla. Questo comportamento si ripeté anche in Portogallo, in occasione dei mondiali paralimpici, dove Lulù gli lasciò un messaggio simile, per poi aggredirlo con due schiaffi al viso.
La denuncia e il processo in arrivo
Il culmine di questa situazione di abuso psicologico e fisico arrivò nell’aprile del 2024, quando Manuel Bortuzzo, esausto, decise finalmente di denunciare Lulù Selassié. Le autorità intervennero prontamente e, prima dell’estate, il giudice emise per l’influencer un divieto di avvicinamento, accompagnato dall’obbligo di indossare un braccialetto elettronico. Nonostante Lulù avesse cercato di far revocare questa misura, sostenendo che interferisse con il suo lavoro, la sua richiesta fu respinta. Ora, con la chiusura delle indagini, la procura di Roma ha chiesto il giudizio immediato, fissando il processo per gennaio 2025. Il rito abbreviato è stato scelto, evitando un lungo dibattimento, ma confermando la gravità delle accuse.
Un finale amaro per una storia d’amore
Quella che sembrava una fiaba moderna, iniziata tra i riflettori della televisione, ha avuto un epilogo ben diverso, trasformandosi in una vicenda segnata da ossessione, sofferenza e violenza. Il caso di Lulù Selassié e Manuel Bortuzzo rappresenta un triste esempio di come, a volte, i legami affettivi possano degenerare in comportamenti dannosi, con gravi conseguenze per entrambe le parti coinvolte.
A cura di Nadia Raimondi
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