C’è un momento preciso in cui la moda smette di essere solo abbigliamento e diventa pura emozione, un racconto che ci avvolge e ci rappresenta. È esattamente quello che è successo alla recente Trento Fashion Week, dove tra quarantacinque eventi che hanno animato il cuore della città, una nuova visione di stile ha catturato l’attenzione di tutti. Stiamo parlando di MUIDIULF, l’ultima creazione del designer Ferdy.

Un’anima divisa tra il Brasile e le Dolomiti
Dietro il brand si nasconde una storia affascinante, quella di Fernan Carlos (in arte Ferdy). Nato in Brasile ma cresciuto in Italia, da dodici anni ha trovato la sua casa creativa tra le vette di Selva di Val Gardena. Per lui la moda non è un semplice mestiere, ma “voce e libertà” , un’esigenza interiore che trasforma l’arte in vita quotidiana.
Ferdy ha saputo unire il calore delle sue origini al rigore della formazione tecnica, trasformando intuito e manualità in una lingua stilistica inconfondibile.
MUIDIULF: guardare il mondo al contrario
Ma cosa significa questo nome misterioso? MUIDIULF non è altro che la parola Fluidium letta al contrario. Un gioco di parole che racchiude una filosofia profonda: l’invito a osservare il mondo da un’altra angolazione per poterlo trasformare.
In passerella, questa visione si è tradotta in un trionfo di bianco e nero , colori che per Ferdy non sono un limite, ma un punto di partenza per esplorare nuove forme di eleganza contemporanea e sportiva.
I dettagli che fanno la differenza
Per noi donne che cerchiamo sempre il connubio perfetto tra stile e vestibilità, la collezione è una vera rivelazione. I capi presentati all’evento finale della kermesse trentina hanno mostrato volumi fluidi e tagli asimmetrici, dove la precisione geometrica incontra la morbidezza.
Il segreto sta nella costruzione: canaletti interni e sistemi di coulisse permettono ai tessuti di dialogare con il corpo, creando drappeggi che sembrano scolpiti dal movimento. È una moda intelligente, modulare, pensata per adattarsi a diverse fisicità in modo inclusivo. L’uso del taglio vivo e delle lavorazioni in sbieco regala poi quella pulizia nelle linee che rende ogni pezzo un piccolo capolavoro di sartoria moderna.

Un futuro tutto da scrivere
La presentazione di MUIDIULF non è stata solo una sfilata, ma la conferma di un talento che guarda al futuro con un approccio sostenibile e innovativo. Ferdy non si limita a creare vestiti; costruisce un’identità in movimento che connette l’atelier alla strada, rendendo l’alta moda accessibile e “vivibile”.
Come ha dichiarato lo stesso designer, questo progetto è un sogno che prende forma, ma è soltanto l’inizio di un percorso destinato a stupirci ancora. E noi non vediamo l’ora di scoprire il prossimo capitolo.
A cura di Laura Farnesi
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