NATRUE promuove la protezione dai raggi UV con prodotti certificati a base di filtri minerali naturali che rispettano l’ambiente e contribuiscono a ottenere una tintarella perfetta proteggendo la pelle.

Con l’arrivo della stagione estiva, cresce l’attenzione verso la protezione dai raggi UV. Tuttavia, in un mercato affollato da prodotti che talvolta mancano di trasparenza riguardo ai loro effetti sull’ambiente, NATRUE – l’Associazione internazionale che certifica e tutela la vera cosmesi naturale e biologica – riafferma l’importanza di scegliere filtri solari naturali e soprattutto sostenibili formulati nel rispetto della pelle e dell’ambiente.
Prima di tutto, che cos’è l’SPF? Il Fattore di Protezione Solare (SPF) misura l’efficacia di un prodotto solare contro i raggi UV, normalmente UVB. Un SPF più alto non significa che il prodotto va applicato meno spesso, ma che offre maggiore protezione: un SPF 50, ad esempio, indica che la pelle impiega 50 volte di più a scottarsi rispetto a quando è esposta senza protezione.
Le creme solari utilizzano due tipi di filtri UV: chimici o minerali, che possono essere combinati o utilizzati separatamente: filtri minerali (o “naturali”) e filtri chimici. La certificazione NATRUE consente l’uso esclusivo di filtri minerali naturali, in particolare ossido di zinco (Zinc Oxide) e biossido di titanio (Titanium Dioxide).

Questi filtri agiscono riflettendo e disperdendo i raggi UVA e UVB, senza penetrare nella pelle, creando una barriera fisica, e naturale che protegge senza interferire con l’organismo. Invece, tutti i filtri chimici di derivazione petrolchimica come benzophenone-3 o octocrylene sono esclusi dai criteri NATRUE in quanto frequentemente associati a effetti nocivi sull’habitat marino. Infatti, questi filtri una volta penetrati nella pelle, agiscono assorbendo le radiazioni UV e convertendole in calore.
Un altro aspetto da considerare nella scelta dei solari è che non tutti offrono protezione ad ampio spettro. La maggior parte indica la protezione UVB attraverso l’SPF (Fattore di Protezione Solare), ma trascura l’azione dei raggi UVA, responsabili dell’invecchiamento precoce. Per questo NATRUE raccomanda l’uso di solari che assicurino protezione completa UVA/UVB, testata e dichiarata in etichetta. L’importante è scegliere il giusto SPF in base al tipo di pelle e all’intensità di esposizione. In questo senso, orientarsi verso solari waterproof è fondamentale per assicurare una protezione costante della pelle al mare, in piscina o durante attività che portano a sudare molto come la corsa, il tennis o il beach volley. Inoltre, la presenza dei raggi UV durante tutto l’anno, rende fondamentale proteggere la pelle ogni giorno con creme SPF non solo in estate ma anche in inverno o in giornate con cielo nuvoloso.

Paula Gómez de Tejada Espinosa
«Privilegiare filtri solari naturali certificati non è solo una decisione intelligente per la pelle, ma anche un impegno concreto per la salute del pianeta. Significa optare per una protezione efficace, trasparente e rispettosa dell’ambiente», ha sottolineato Paula Gómez de Tejada Espinosa, Global Communications & PR Manager,
Scegliere una protezione solare naturale certificata significa dunque non solo proteggere la pelle dai raggi UV, ma anche adottare un approccio consapevole che valorizza trasparenza, sicurezza e sostenibilità. I prodotti con il marchio NATRUE offrono una garanzia affidabile: sono certificati da terzi, formulati con ingredienti naturali rispettosi dell’ambiente e progettati per offrire un’esperienza d’uso piacevole, efficace e responsabile. In un contesto in cui il greenwashing è sempre più diffuso, NATRUE continua a essere un punto di riferimento per chi cerca cosmetici veramente naturali e autentici. Il database online di NATRUE offre una selezione di prodotti solari e per la cura della pelle certificati, con una varietà di texture, formati e metodi di applicazione: uno strumento utile per aiutare i consumatori a fare scelte informate e consapevoli sulla protezione solare più adatta alle loro esigenze nel rispetto dell’ambiente.
A cura di Laura Farnesi
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