Home Donna NewsUna ricetta che parte dalla spiaggia e arriva in montagna!

Una ricetta che parte dalla spiaggia e arriva in montagna!

Più di una ricetta, più di un piatto… un’idea che parte dal mare e arriva allo skyline delle Dolomiti. Creatività, territorio e lotta allo spreco alimentare

by Laura Farnesi
una ricetta che parte dalla spiaggia e arriva in montagna!

Più di una ricetta, più di un piatto bensì un’idea che parte dal mare e arriva allo skyline delle Dolomiti, è questo TRENTODOstriCa la nuova creazione dello chef Sabino Fortunato de Il Gallo Cedrone di Madonna di Campiglio (TN).

una ricetta che parte dalla spiaggia e arriva in montagna!

La ricetta – che sarà possibile degustare in anteprima l’10, 11 e 12 ottobre presso lo stand dell’APT Madonna di Campiglio tra le eccellenze dell’enogastronomia trentina di Autumnus – è la novità del menù invernale-olimpico 2025-2026 del ristorante della famiglia Masè e rappresenta un progetto che unisce gusto, valorizzazione del territorio e anche sostenibilità.

Più di una ricetta, più di un piatto bensì un’idea che parte dal mare e arriva allo skyline delle Dolomiti, è questo TRENTODOstriCa la nuova creazione dello chef Sabino Fortunato de Il Gallo Cedrone di Madonna di Campiglio (TN).

La ricetta – che sarà possibile degustare in anteprima l’10, 11 e 12 ottobre presso lo stand dell’APT Madonna di Campiglio tra le eccellenze dell’enogastronomia trentina di Autumnus – è la novità del menù invernale-olimpico 2025-2026 del ristorante della famiglia Masè e rappresenta un progetto che unisce gusto, valorizzazione del territorio e anche sostenibilità.

LA RICETTA

TRENTODOstriCa
Trentodoc in gelatina aromatizzata alle erbe di montagna, marmo ghiacciato di ostrica “nevicato” sul piatto. Guarnizione di licheni, come coralli. Delicati profumi iodati e gusto salmastro, preludio di una serata di gioiose follie.

Per le ostriche
Aprire le ostriche e inserirle in un contenitore con la loro acqua, successivamente abbatterle e congelarle per ottenere una mattonella di ostrica ghiacciata.

una ricetta che parte dalla spiaggia e arriva in montagna! (2)

Per la gelatina al Trentodoc (dosi per 5 vasetti)
– 750 ml di Trentodoc
– 7,5 g di Agar Agar o 7,5 fogli di colla di pesce
– 20 g di zucchero semolato bianco
– erbe di montagna a piacere: menta, timo, mugo, abete ecc.
Versare il vino in un pentolino, aggiungere lo zucchero e l’addensante e mescolare a fuoco vivo. Proseguire la cottura fino a bollore e aromatizzare a piacere con le erbe in foglia oppure in polvere. Il tempo necessario è di circa 20 minuti. Se viene utilizzata la colla di pesce bisogna prima farla ammorbidire in acqua fredda e metterla strizzata nel pentolino dopo 5 minuti dal bollore. Spegnere il fuoco e versare in vasetti precedentemente sterilizzati, chiuderli ermeticamente e capovolgerli. Far raffreddare fino a quando la gelatina di vino non si solidifica. Conservare la gelatina in dispensa (non più di 18 mesi) proprio come si fa con la marmellata per utilizzarla all’occorrenza, una volta aperta si conserva in frigorifero per 2-3 mesi.
La gelatina mantiene l’aroma del vino ma grazie al procedimento di ebollizione l’alcool evapora e quindi la preparazione risulta analcolica.

Per guarnire
– Licheni
– Erbe di montagna estive ed essiccate

A cura di Laura Farnesi
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