Home AttualitàDal MondoVlad l’Impalatore: la storia segreta di Dracula

Vlad l’Impalatore: la storia segreta di Dracula

Tra amore, tradimento e fede, la leggenda di Dracula nasconde una verità che cambia tutto ciò che credevamo di sapere

by Viola Bianchi
dracula

Edirne, Impero Ottomano, 1431. Il giovane Vlad, principe di Valacchia, vive come prigioniero alla corte del sultano Murad II, ostaggio di un’alleanza infranta. In un contesto dominato da intrighi e pericoli, dove la morte incombe come una minaccia costante, il giovane deve imparare l’arte della sopravvivenza. Al suo fianco c’è il fratello Radu, pronto a seguire una strada inattesa che spezzerà un legame profondo e fraterno.

dracula mark gatiss, john heffernan, sacha dhawan, jonathan aris & joanna scanlan

Dracula PH Pinterest

Un destino tra odio, amore e vendetta

Tra sfide antiche e amori proibiti con l’enigmatica Leila, Vlad si forgia nel fuoco dell’odio, nutrendo la propria sete di vendetta. Ma quando il fato gli offre la possibilità di riprendersi il trono, è costretto a scegliere tra un’alleanza con i suoi carcerieri o un piano segreto per salvare la cristianità dall’avanzata ottomana. È l’inizio di un viaggio epico fatto di coraggio, dolore e redenzione, destinato a creare una delle figure più oscure e affascinanti della storia.

Alle origini del mito di Dracula

L’autore dichiara: «La mia idea era di tornare alle sorgenti della leggenda, per scoprire chi avesse dato vita al mito di Dracula: Vlad III di Valacchia, detto Drăculea o Vlad Țepeș, l’impalatore. Cosa può aver vissuto un uomo per essere considerato così crudele da diventare il simbolo stesso del Male?» L’autore riflette anche sul contrasto tra le versioni del mito: per molti, un vampiro spietato; per il suo popolo, un eroe romantico che difese la Romania dagli ottomani per anni.

il conte vlad

Conte Vlad PH Pinterest

Prologo: l’alba di un destino

Segesvara, capitale del principato di Transilvania. È il 2 novembre 1431, giorno dedicato ai defunti. Le campane della grande torre quadrata risuonano nel silenzio dell’alba, chiamando i fedeli alla prima messa. L’atmosfera è cupa e carica di presagi: la città è devastata da una febbre maligna che continua a mietere vittime. A sud, le sentinelle sul Danubio segnalano incursioni di bande bulgare e ottomane, predoni che distruggono tutto ciò che incontrano, lasciando dietro di sé una scia di sangue e disperazione.

A cura di Davide Cannata

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