L’Associazione Senza Veli Sulla Lingua opera da oltre dieci anni a livello nazionale nel contrasto alla violenza di genere, affrontandone tutte le forme e manifestazioni. In particolare, offre sostegno concreto alle donne vittime di violenza, attraverso una rete di servizi gratuiti e un accompagnamento costante lungo il delicato percorso di rinascita e autonomia.

Camminata in Rosso con studenti in tutta Italia. PH IG
L’associazione è attiva su tutto il territorio italiano anche nell’ambito della formazione e della sensibilizzazione, promuovendo progetti rivolti in particolare agli studenti e ai giovani, con l’obiettivo di educare alla cultura del rispetto e della parità.
Dal 2013, infatti, incontra i giovani nelle scuole e nelle università, avvalendosi della collaborazione di esperti — tra cui avvocati, psicologi, rappresentanti delle istituzioni e personaggi pubblici — per diffondere conoscenze e strumenti utili a costruire relazioni affettive sane e consapevoli.
Purtroppo, il fenomeno della violenza di genere, in tutte le sue drammatiche declinazioni, è in costante crescita anche tra le nuove generazioni. Per questo l’associazione è fortemente impegnata anche su temi correlati, come bullismo, cyberbullismo, revenge porn e tutte le forme di violenza che coinvolgono le giovani vittime.
Ogni anno, in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne, il 25 novembre, l’associazione promuove La Camminata in Rosso, un grande evento diffuso a livello nazionale che vede la partecipazione di migliaia di persone. Solo nel 2024, all’iniziativa hanno preso parte oltre 15.000 studenti.

Inaugurazione Panchine Rosse Senza Veli Sulla Lingua con i giovani. PH IG
Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione, l’associazione organizza anche eventi in collaborazione con Comuni e Regioni, come l’installazione delle panchine rosse, simbolo permanente di memoria e impegno contro la violenza sulle donne, coinvolgendo attivamente – e in modo particolare – le scuole e gli studenti.
Alle nostre domande questa settimana risponde la Consigliera Nazionale “Senza veli

Elisa Buonanno Consigliera Nazionale Senza Veli Sulla Lingua
sulla Lingua” Elisa Buonanno.
–Qual è stato il momento più potente, quello che l’ha segnata nel profondo, incontrando i ragazzi e le ragazze nelle scuole?
Ogni incontro con i giovani, soprattutto nelle scuole, è per me un’esperienza intensa e profondamente toccante. Ogni volta cerco di trasmettere un messaggio fondamentale: non bisogna mai accettare alcuna forma di violenza. Nessuna. Né fisica, né psicologica, né verbale. Invito i ragazzi e le ragazze a riconoscere i segnali del controllo, del possesso, e a ribellarsi con coraggio.
Spesso, al termine degli incontri, qualcuno si avvicina. Mi racconta il proprio disagio, a volte legato a relazioni affettive difficili, altre volte a situazioni familiari complesse. È in quei momenti che comprendo davvero il senso profondo di ciò che faccio.
Essere un punto di riferimento, anche solo per un attimo, per chi sente il bisogno di parlare, di essere ascoltato, di sentirsi meno solo: è questa la forza che alimenta la mia passione e la mia determinazione ogni giorno.
–In un’epoca in cui la violenza di genere si mimetizza dietro messaggi ambigui e relazioni tossiche, come riuscite a parlare ai giovani senza spaventarli ma scuotendoli, risvegliandoli?
Parlare ai giovani oggi richiede delicatezza, autenticità e un linguaggio vicino al loro mondo. Non entriamo nelle scuole con toni allarmistici o giudicanti, ma con l’intento di aprire uno spazio di dialogo, confronto e riflessione. Cerchiamo di raccontare la violenza per quello che è davvero: non solo schiaffi o urla, ma anche silenzi, ricatti emotivi, controllo, gelosia mascherata da amore.
Lo facciamo usando esempi concreti, situazioni reali, a volte partendo da canzoni, serie TV o frasi che loro conoscono e in cui si riconoscono. Questo permette loro di vedere con occhi nuovi ciò che spesso hanno sotto gli occhi ogni giorno, ma non riescono a nominare o riconoscere.

Evento Formazione con la Criminologa Roberta Bruzzone per i giovani
Il nostro obiettivo non è spaventarli, ma dar loro strumenti per leggere la realtà, per comprendere cosa sia una relazione sana e cosa, invece, nasconda dinamiche tossiche. E spesso il vero risveglio avviene nel momento in cui qualcuno si rende conto, magari per la prima volta, che quello che sta vivendo non è amore, ma controllo.
Riuscire a farli riflettere senza farli chiudere è una sfida, ma anche una grande responsabilità. Ed è proprio lì, in quello spazio di ascolto e consapevolezza, che inizia il cambiamento.
–Se potesse seminare una sola frase nel cuore di ogni ragazza e ogni ragazzo che incontrate, una frase che resti anche quando tutto tace, quale sarebbe?
“Ricorda sempre che sei un essere speciale e unico, con un valore inestimabile che nessuno può sminuire. Sei libero—libero di scegliere chi essere, come vivere, e con chi condividere il tuo cammino. Nessuno ha il diritto di controllare, limitare o ostacolare il tuo percorso. La tua vita è tua, e solo tu puoi decidere come costruirla, seguendo ciò che ti fa stare bene, che ti fa crescere e che ti fa sentire davvero te stesso.”
Questa frase vuole essere un faro nei momenti di dubbio e difficoltà, un invito a coltivare l’amore per sé, la forza di dire “no” a tutto ciò che fa male e la consapevolezza di meritare rispetto e libertà, sempre.
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