La Chiesa cattolica si prepara a un momento decisivo. Il Conclave per l’elezione del nuovo Pontefice inizierà il 7 maggio 2025 alle 16:30. I porporati si riuniranno nella Cappella Sistina, nel cuore della Città del Vaticano. Questo appuntamento storico arriva dopo la scomparsa di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025. Il suo pontificato ha inciso profondamente sulla vita spirituale e sociale della comunità cristiana.
Saranno presenti 135 cardinali elettori, tutti con meno di 80 anni, come stabilito dalle norme ecclesiastiche. Le votazioni si svolgeranno quattro volte al giorno, in forma riservata. Un candidato raggiungerà il pontificato solo con almeno 90 voti favorevoli. In quel momento, il mondo sentirà l’annuncio “Habemus Papam”, seguito dalla benedizione Urbi et Orbi.
I cardinali francescani guidano l’orientamento del voto
Tra i partecipanti, ben 108 cardinali sono stati creati da Papa Francesco. Questo dato potrebbe rafforzare l’eredità del suo insegnamento pastorale. Alcuni preferiscono invece un ritorno a un’impostazione più tradizionale. Si prevede quindi una votazione segnata da visioni differenti. In questa atmosfera densa di aspettative, la scelta di Angelo Becciu di rinunciare alla propria candidatura, scuote il conclave.
Il cardinale Angelo Becciu, originario di Pattada, in Sardegna, infatti, ha comunicato il 29 aprile 2025 la propria decisione. Egli ha scelto di rinunciare dopo aver ricevuto due lettere da Papa Francesco, che gli ha chiesto un gesto di responsabilità verso l’intera comunità ecclesiale.
Un profilo segnato da luci e ombre
Nato nel 1948, Becciu ha ricevuto incarichi importanti da Benedetto XVI, tra cui quello di sostituto per gli Affari generali nel 2011. Nel 2018, Papa Francesco lo ha creato cardinale e gli ha affidato la guida della Congregazione per le Cause dei Santi. La sua carriera ha subito una brusca interruzione a causa dello scandalo legato all’acquisto di un immobile a Londra, in Sloane Avenue.
Il Tribunale vaticano lo ha condannato nel dicembre 2023 a cinque anni e sei mesi di reclusione per peculato e frode aggravata. Durante l’inchiesta è emerso anche il nome di Cecilia Marogna, consulente incaricata di gestire fondi per progetti umanitari mai documentati. Becciu ha sempre respinto ogni accusa, denunciando pressioni e una campagna orchestrata contro la sua persona. Il processo di appello è fissato per il 22 settembre 2025.

Cardinale Angelo Becciu (ph cc)
Tra i candidati, emergono figure esperte e influenti
Tra i nomi più citati, spicca il cardinale Pietro Parolin, attuale Segretario di Stato vaticano. La sua esperienza diplomatica, anche con la Cina, divide l’opinione dei cardinali. Il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della CEI, ha saputo tenere insieme istanze diverse con uno stile pastorale e inclusivo. Il cardinale Luis Antonio Tagle, delle Filippine, è considerato da molti il “Francesco dell’Asia” per la sua apertura globale e l’empatia. Il cardinale Mario Grech, maltese, guida il Sinodo dei vescovi e rappresenta una voce autorevole sul tema dell’ascolto e della riforma. L’ala più conservatrice guarda con interesse al cardinale Péter Erdő, ungherese, che chiede maggiore chiarezza e rigore dottrinale.
Il nuovo Pontefice guiderà la Chiesa nel tempo del cambiamento
Il futuro Papa si troverà davanti a sfide complesse: gestione trasparente delle risorse, dialogo tra fedi e lotta alla secolarizzazione. Erediterà un cammino aperto da Papa Francesco, segnato da fraternità, riforme e impegno verso gli ultimi. La fumata bianca, attesa da milioni di fedeli, annuncerà non solo un nome, ma una nuova speranza per l’intera cristianità.
A cura di Martina Russo
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