Una scelta strategica per il futuro del museo
Il MASI Lugano – Museo d’arte della Svizzera italiana ha scelto la sua nuova direttrice: Letizia Ragaglia. Dopo un accurato processo di selezione, il Consiglio di Fondazione ha indicato come guida futura del museo una figura di grande rilievo nel panorama museale internazionale. Ragaglia, attualmente direttrice del Kunstmuseum Liechtenstein a Vaduz, assumerà il ruolo a partire dalla primavera del 2026, quando Tobia Bezzola andrà in pensione.
Un profilo internazionale con una lunga esperienza curatoriale
Henry Peter, Presidente del MASI, ha espresso soddisfazione per la nomina, sottolineando come la competenza internazionale e la profonda conoscenza del contesto culturale nazionale di Letizia Ragaglia rappresentino un valore aggiunto per lo sviluppo del museo. Ragaglia porta con sé una lunga esperienza curatoriale e una leadership riconosciuta, che contribuiranno a rafforzare la posizione del MASI nel circuito artistico europeo.

Le parole di Letizia Ragaglia e il suo percorso professionale
Letizia Ragaglia ha dichiarato: “Sono felice e onorata di iniziare questa nuova avventura a Lugano. Il MASI è una realtà dinamica e stimolante e sono impaziente di iniziare la collaborazione con il team e con le istituzioni culturali del territorio”. Nata nel 1969 a Montebelluna, Ragaglia ha un background accademico solido in ermeneutica filosofica, museologia e arte contemporanea, con studi svolti tra Bologna, Firenze, l’École du Louvre e la Sorbona.
Dal 2021 dirige il Kunstmuseum Liechtenstein, dove ha curato numerose mostre personali di artisti contemporanei di rilievo e promosso un focus innovativo sulla performance artistica. In precedenza, ha guidato il Museion di Bolzano per oltre dieci anni, realizzando più di trenta mostre personali e sviluppando collaborazioni con importanti istituzioni internazionali, da New York a Vienna, da Londra a Bruxelles.
Un contributo prezioso per il MASI e la cultura svizzera italiana
La nomina di Letizia Ragaglia apre una nuova fase per il MASI, con aspettative elevate riguardo alla sua capacità di valorizzare il patrimonio artistico e di potenziare le sinergie con il territorio e le realtà culturali internazionali. Grazie alla sua esperienza e al suo approccio curatoriale innovativo, il museo potrà ampliare la sua offerta espositiva e culturale, diventando un punto di riferimento sempre più solido per l’arte contemporanea in Svizzera italiana.
Con la sua nomina, il MASI conferma la volontà di investire su una leadership capace di combinare radicamento locale e respiro globale, rispondendo alle sfide e alle opportunità di un panorama artistico in continua evoluzione.
A cura di Martina Marchioro
Leggi anche: Arte, sogni e impegno: Marlù premia Lea Gavino
Seguici su Instagram e Facebook